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Combattere la depressione con semplici esercizi di respirazione.

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Un nuovo studio (pilota) evidenzia come semplici tecniche di respirazione siano efficaci nel ridurre i sintomi di depressione e ansia in soggetti resistenti ai farmaci. Lo studio si è focalizzato sulla pratica del Sudarshan Kriya,  una tra le tante tecnica di respirazione - meditazione che si basano sull'utilizzo di specifici ritmi respiratori in grado di armonizzare il corpo con il ritmo della natura.

Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Clinical Psychiatry dai ricercatori della Scuola di Medicina dell'Università di Pennsylvania. Dai risultati della ricerca si evidenzia un significativo miglioramento dei sintomi di depressione e ansia nei pazienti con disturbo depressivo maggiore addestrati ad utilizzare tecniche di respirazione e meditazione rispetto ai pazienti appartenenti al gruppo di controllo. Dopo due mesi i pazienti che sono stati assegnati, con procedura random, al gruppo addestrato alle tecniche di respirazione e meditazione hanno dimezzato il loro punteggio nella scala HDRS (Hamilton Depression Rating Scale). La Hamilton Depression Rating Scale è un questionario per l'auto valutazione dei sintomi depressivi che indaga aspetti relativi allo stato d'animo, all'interesse per le attività quotidiane, ai pensieri di suicidio e al senso di colpa. Lo studio pilota è stato condotto su 25 pazienti affetti da Disturbo Depressivo Maggiore, i quali non mostravano miglioramenti a distanza di otto settimane dall'inizio del trattamento farmacologico con antidepressivi. Il gruppo è stato diviso in modo casuale in due sottogruppi: quello destinato all'intervento basato su tecniche di respirazione - meditazione e quello in "lista d'attesa" (gruppo di controllo). Durante la prima settimana i partecipanti hanno completato un programma in sei sessioni relativo alla respirazione, alla postura e alla meditazione basato sulla pratica del Sudarshan Kriya. Nelle successive sette settimane i soggetti hanno avuto un solo incontro settimanale ma si sono impegnati nella pratica delle tecniche apprese nel loro ambiente domestico. Al termine del periodo di valutazione di due mesi il punteggio sulla scala HDRS (Hamilton Depression Rating Scale) è sceso da una media di 22, indice di grave depressione, a 10,27. Al contrario, il gruppo di controllo ha mantenuto lo stesso punteggio. I risultati dello studio pilota suggeriscono la ragionevolezza del trattamento dei soggetti resistenti alle cure farmacologiche con metodologie ausiliarie quali: tecniche di respirazione, meditazione e rilassamento. Chiaramente è ora necessario aumentare il numero dei soggetti del campione di studio al fine di dare maggiore validità statistica ai dati. Tuttavia la strada della verifica scientifica nei confronti dell'efficacia di tecniche millenarie (o della rivisitazione di tali tecniche in chiave modena, vedi il mindfulness) sembra offrire buone speranze per la futura diffusione, anche in contesti accademici, di metodologie di cura a basso costo e prive di effetti collaterali. Link Fonte