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Depressione: news dal web dal 26 Aprile al 2 Maggio 2010

Depressione e elettrostimolazione.
Ecco le News più rilevanti pubblicate in Internet, nella settimana che va dal 26 Aprile al 02 Maggio 2010, relative alla depressione. Le notizie riguardano:
  • Antidepressivi e rischio suicidio,
  • Depressione e cioccolata,
  • Depressione post parto per 1 su 9,
  • Mamme straniere, più alto il rischio di depressione post partum,
  • Contro la depressione può bastare una scossa al cervello.

Antidepressivi e rischio suicidio


Secondo quanto si apprende da una metanalisi pubblicata sul British Medical Journal (BMJ) il rischio suicidio nelle persone affette da depressione e trattate con psicofarmaci antidepressivi potrebbe dipendere in modo significativo dall’età. I soggetti più a rischio sarebbero i giovani.
Quello che si è mostrato con evidenza era che il rischio suicidio mostratosi in base ai comportamenti dei soggetti dipendeva in gran parte dall’età.
A conclusione della metanalisi gli scienziati ritengono che il rischio sia significativamente maggiore nei giovani con meno di 25 anni, allo stesso modo di come si mostra nei bambini e negli adolescenti. Per contro chi ha superato la mezza età e negli anziani gli antidepressivi sembrano non avere effetti di questo genere. [Fonte]


Depressione e cioccolata


L’ultima prova scientifica viene dall’Università della California e dimostrerebbe che chi consuma cioccolata in quantità sarebbe più propenso alla depressione. Lo studio è stato condotto su 1000 adulti, uomini e donne, e il risultato è che chi più mangia cioccolata, più ha problemi dell’umore.
Gli uomini e le donne considerate depresse mangiavano 8,4 porzioni di cioccolato al mese, rispetto alle 5,4 dei loro colleghi sereni.
La cioccolata secondo gli scienziati potrebbe quindi essere la causa (e non la cura) del male di vivere: ne basterebbe mangiare una tavoletta a settimana per essere considerati “a rischio”. Esattamente come l'alcool, la cioccolata puo' far star meglio le persone depresse nel breve termine, ma mangiarne con assiduita' puo' avere un effetto negativo sulla salute e l'umore nel lungo periodo. [Fonte e commentato su: la stampa.it]


Depressione post parto per 1 su 9


Una donna su nove è colpita dalla depressione post partum. A sottolineare il dato, dopo i drammatici fatti di cronaca degli ultimi giorni, è la senatrice Maria Burani Procaccini.  
«C'è la necessità che vengano emanate linee guida per i servizi socio assistenziali delle Regioni - afferma Burani Procaccini - in maniera da procedere con protocolli che puntino sulla prevenzione e sulla terapia, assistendo la donna in un momento per lei difficile e particolarmente delicato».  
«Secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità - prosegue - il 10,8% delle donne che partoriscono sviluppa una depressione post partum: di queste, lo 0,8% ha complicanze psicotiche che possono essere pericolose per la donna e per il bambino. È necessario prevedere una forte assistenza psicoterapica e medica che deve coinvolgere sia i consultori che gli ospedali e le case di cura convenzionate, costruendo una rete ramificata che consolidi i suoi livelli di intervento». [Fonte]


Mamme straniere, più alto il rischio di depressione post partum


L’Istituto Superiore di Sanità  presenta oggi l’indagine che fotografa il percorso nascita in Italia, otto anni dopo l’ultima, del 2002.
Dall’indagine risulta che le mamme in Italia fumano meno, assumono acido folico e seguono i corsi pre-parto. Rispetto all’ultima indagine del 2002 aumenta anche la partecipazione ai Corsi di Accompagnamento Nascita (CAN) che passa al 35,5% rispetto al 30% di 8 anni fa.
Il focus sulle mamme straniere  rivela che queste, prima della nascita, fanno più fatica ad inserirsi nel circuito di monitoraggio della gravidanza: il 13% di loro arriva alla prima visita solo dopo il terzo mese di gravidanza, contro il 5% delle italiane. E dopo la nascita, tra loro, il disagio psicologico tocca punte del 30%. [Fonte]


Contro la depressione può bastare una scossa al cervello.


"Abbiamo applicato la metodica di stimolazione elettrica transcranica con correnti dirette a pazienti affetti da depressione acuta e con una documentata farmaco-resistenza alle spalle. Tutti hanno registrato un decisivo miglioramento della sintomatologia depressiva. E non è tutto: i vantaggi della metodica sperimentale di stimolazione elettrica sono molteplici. È indolore, non invasiva e priva di controindicazioni".  
È questa la  scoperta dei ricercatori del Centro per la Neurostimolazione della Fondazione Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano, diretti dal professor Alberto Priori. [Fonte]