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Dislessia e Quoziente Intellettivo (QI)

QI e Dislessia
Ad una percentuale compresa tra il 5% ed il 10% dei bambini americani viene diagnosticata la dislessia. Storicamente, tale diagnosi veniva assegnata a bambini apparentemente normali o brillanti, dotati di un vocabolario articolato, ma con evidenti problemi nella lettura.

In sostanza la diagnosi era “riservata” a quei bambini dotati di quoziente intellettivo (QI) alto in contrasto con scarse prestazioni nella capacità di lettura di testi scritti. 
Era soprattutto la discrepanza tra il livello cognitivo generale e le basse capacità di lettura che indirizzava gli specialisti verso una diagnosi di dislessia.

Quando i bambini non sono così “brillanti”, tuttavia, i loro problemi di lettura vengono spesso incorporati in una definizione più generica di deficit cognitivo. Ora un nuovo studio, che fa uso della risonanza magnetica funzionale, vuole evidenziare l'indipendenza delle due problematiche; la non correlazione tra quoziente intellettivo (QI) e dislessia.

È stato evidenziato che i bambini con problemi di lettura hanno le stesse difficoltà nel processare i suoni del linguaggio sia che abbiano basso o alto quoziente intellettivo.

In sostanza si afferma che le difficoltà di lettura sono indipendenti da altre capacità cognitive.

La ricerca, che verrà pubblicata nella prossima uscita di Psychological Science, potrebbe cambiare il modo con il quale gli educatori si approcciano ai soggetti con problemi di dislessia.

Lo studio ha coinvolto 131 bambini, di età compresa tra i 7 e i 17 anni. In base ad un semplice testo di lettura e alla misurazione del quoziente intellettivo ogni bambino è stato assegnato ad uno dei seguenti gruppi:

a)lettore normale con quoziente intellettivo normale;

b)soggetto con deficit di lettura con QI normale;

c) soggetto con deficit di lettura con QI al di sotto della media.

A tutti sono state mostrate coppie di parole, ed è stato chiesto loro se “potevano essere in rima”, cioè se le parole avevano un suono simile.

Attraverso l'uso della risonanza magnetica funzionale i ricercatori hanno analizzato l'attività di sei diverse aree del cervello, importanti nella connessione tra la parola scritta e il suono.

La conclusione: tutti i soggetti con difficoltà di lettura, sia quelli con QI normale che quelli con quoziente intellettivo al di sotto della media, hanno evidenziato una diminuzione dell'attività cerebrale nelle aree osservate rispetto ai lettori normodotati.

Inoltre, dai dati della risonanza magnetica funzionale, non sono emerse differenze nell’attivazione cerebrale tra i soggetti con quoziente intellettivo normale e quelli con quoziente intellettivo deficitario.

Questa ricerca evidenzia che i problemi di lettura non sono in alcun modo correlati alle abilità cognitive generali. La ricerca potrebbe avere un forte impatto sia sull'aspetto diagnostico che rieducativo della dislessia.

In campo diagnostico, è evidente che trattare la dislessia come una disfunzione indipendente dal quoziente intellettivo potrebbe favorire un migliore intervento di tipo rieducativo.

In sostanza se un bambino con basso Qi non viene correttamente diagnosticato come dislessico non avrà accesso ai servizi pensati per aiutare i dislessici, e non verrà addestrato nello sviluppo di strategie utili per limitare al massimo le conseguenze di questa patologia.

Spesso gli interventi di rieducazione alla lettura vengono effettuati su soggetti “brillanti”, lasciando i soggetti con basso QI privi di tali supporti educativi perché giudicati inutili.

Se gli educatori terranno presente che accadono le stesse cose, quando si parla di dislessia, sia nei cervelli dei normodotati che in quelli dei soggetti con ritardo mentale, con maggiore probabilità si impegneranno nell’insegnare anche a questi ultimi strategie utili per gestire la dislessia.

 

 

 

Fonti:

Association for Psychological Science (2011, September 28). Dyslexia isn't a matter of IQ, brain imaging study shows.

Stanford University Medical Center (2011, September 28). Brain imaging study shows physiological basis of dyslexia.