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Gli automobilisti più anziani e più insicuri tendono ad occupare il centro della carreggiata.

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Ora è ufficiale: i guidatori più anziani tendono ad occupare il centro della carreggiata, mentre i più giovani tendono a "tagliare le curve". Secondo i ricercatori dell'università di Leeds questa tendenza ad occupare il centro della strada sarebbe un meccanismo automatico che aumenterebbe il senso di sicurezza dei piloti meno "disinvolti" al volante, meccanismo che diventa sempre più evidente con l'aumentare dell'età del guidatore.

I risultati dello studio, pubblicati sul Journal of Experimental Psychology Human Perception and Performance, mostrano come questa tendenza sia una sorta di compensazione correlata alla difficoltà nell'eseguire i movimenti in modo rapido e preciso. Compensazione che emerge soprattutto nei soggetti più anziani o in pazienti che hanno visto diminuire le loro capacità motorie, come ad esempio nei pazienti in fase di riabilitazione dopo un ictus cerebrale.

 

L'invecchiamento infatti, anche se in modo meno drastico di quanto possa fare un ictus, costringe il corpo a reazioni più lente e meno precise. Per verificare quanto questo possa influire sulle prestazioni al volante una squadra di psicologi del dipartimento di Scienze Psicologiche dell'università di Leeds ha messo a confronto le capacità motorie di giovani adulti sani, di età compresa tra i 18 e i 40 anni, con un gruppo di over 60.

Ai soggetti esaminati è stato chiesto di rimanere all'interno di un percorso, simile ad un labirinto, tracciando delle linee sul touchscreen di un computer portatile. È stato chiesto di farlo lentamente, rapidamente e alla propria velocità preferita. Inoltre, i soggetti sono stati invitati ad eseguire alcune sessioni attraverso un simulatore di guida virtuale.

I ricercatori hanno scoperto che i soggetti più anziani adottavano, in entrambe le prove, la strategia di compensazione della "linea di mezzo", strategia che li portava in entrambi i casi a mantenersi quasi sempre al centro dello spazio a disposizione. Al contrario i soggetti di età compresa tra i 18 anni e i 40 anni, tendevano a "tagliare le curve".

Tuttavia, quando ai partecipanti è stato chiesto di guidare più velocemente o di seguire il percorso più breve nel labirinto del touchscreen, tutti tendevano a "tagliare le curve".

I risultati dell'esperimento suggeriscono che questa strategia di compensazione non è un fenomeno legato solo alla guida. La percezione, conscia o inconscia, di una ridotta capacità di reazione e di movimento innesca in automatico la tendenza a tenersi il più possibile lontano da ciò che viene percepito come pericoloso (toccare i bordi del labirinto o uscire di strada).

Ovviamente non sempre questa valutazione istintiva del pericolo si dimostra corretta, infatti una collisione al centro della carreggiata con il veicolo che sopraggiunge dalla direzione opposta rappresenta un rischio forse maggiore.

È per questo che è importante stabilire quali sono le strategie messe in atto dai guidatori più insicuri o più anziani per tentare di adottare sistemi che garantiscano la loro e la altrui sicurezza.

 

Fonte: University of Leeds (2012, January 4). Mid-lane driving helps older adults stay safe.