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I bambini con quoziente intellettivo alto da adulti useranno, con maggiore probabilità rispetto alla media, sostanze stupefacenti illegali.

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Un punteggio alto nel test che misura il quoziente intellettivo, ottenuto quando si è bambini, sembra essere correlato con l'abitudine all'uso di sostanze illegali nell'età adulta, soprattutto per i soggetti di sesso femminile.

Questo è quanto emerge da una recente ricerca pubblicata on-line nella rivista Journal of Epidemiology and Community Health.

Gli autori della ricerca basano le loro conclusioni su dati di uno studio che ha tenuto traccia delle informazioni riguardanti il consumo di droghe, fattori socio-economici e il livello di istruzione di un campione di circa 8.000 persone a partire dal 1970.

Il quoziente intellettivo dei soggetti che hanno preso parte alla ricerca è stato misurato all'età di 5 anni e successivamente all'età di 10 anni attraverso una scala di valutazione standard, inoltre sono state raccolte informazioni relative al livello di stress psicologico e all'uso di sostanze stupefacenti quando i soggetti hanno raggiunto l’età di 16 anni e nuovamente all'età di trent'anni.

Sono stati campionati i dati relativi a droghe come la Cannabis, la cocaina, altre sostanze stimolanti e  tranquillanti, LSD, eroina e alcolici.

All'età di trent'anni, circa un terzo degli uomini (il 35.4%) e un sesto delle donne ( il 15. 9%) ha fatto uso di Cannabis, mentre l’8.6% degli uomini e il 3.6% delle donne ha fatto uso di cocaina nei 12 mesi precedenti l'intervista.

È stato trovato uno schema di consumo simile anche per le altre droghe prese in esame, e anche in questi casi il consumo da parte degli uomini si è attestato su un rapporto doppio rispetto al consumo da parte delle donne.

Quando nelle analisi statistiche è stato incluso il quoziente intellettivo (QI) per verificare l’eventuale correlazione con altri dati, si è notato che i soggetti di sesso maschile con QI alto, all'età di cinque anni, avevano il 50% in più di probabilità di aver usato anfetamine, ecstasy, e altre droghe illegali rispetto agli uomini con quoziente intellettivo nella norma.

Il legame tra alto quoziente intellettivo e l’uso di sostanze stupefacenti si è dimostrato ancora più forte nel campione femminile, dove ad un QI alto è stata verificata l'associazione con una frequenza più che raddoppiata nell’uso di sostanze come Cannabis e cocaina.

Si è evidenziata la stessa correlazione anche incrociando i dati ottenuti dalle prove per la misurazione del QI  quando i soggetti avevano 10 anni. Maggiore QI in giovane età, maggiore propensione all’uso di cannabis, ecstasy, anfetamine e cocaina in età adulta.

Nella valutazione statistica si è tenuto conto anche di eventuali sintomatologie ansiose o depressive durante l'adolescenza, del livello sociale dei genitori e dello standard economico della famiglia di origine.

Nonostante molti studi suggeriscono che ad un alto livello di intelligenza in età infantile (quindi ad alti punteggi nella misurazione del QI) è spesso associata una vita sana da adulti, altre ricerche hanno evidenziato che un quoziente intellettivo alto è spesso correlato con abuso o dipendenza da alcolici.

Non è del tutto chiaro il motivo che vede interconnessi in modo così stretto il quoziente intellettivo con l'uso di droghe tuttavia gli autori, anche basandosi su ricerche precedenti, suggeriscono che le persone con una intelligenza più “frizzante” sono spesso maggiormente aperte a nuove esperienze e nuovi stimoli.

Inoltre il cervello dei bambini è estremamente sensibile, soprattutto in fase adolescenziale, al rischio di esclusione dal gruppo dei pari. Una eccessiva intelligenza potrebbe essere, paradossalmente, la causa di difficoltà nell’integrazione, con conseguenti disagi psico-sociali. Disagi che, a loro volta, favorirebbero l’uso di sostanze stupefacenti.

Fonte: BMJ-British Medical Journal (2011, November 14). High childhood IQ linked to subsequent illicit drug use, research suggests.