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I neonati, già a tre mesi, possono apprendere regole astratte.

Apprendimento Neonati
I neonati sono in grado di apprendere visivamente semplici regole astratte già all'età di tre mesi.

I bambini all'età di tre mesi non riescono a sedersi né a rotolare, ma sono già in grado di apprendere piccoli schemi ricorsivi semplicemente osservando il mondo che li circonda. La capacità di identificare non solo oggetti ed eventi ma anche le relazioni tra le cose è di primaria importanza per la sopravvivenza e l'adattamento. Negli esseri umani questa capacità di identificare relazioni e schemi è particolarmente sviluppata. È eccezionalmente sviluppata soprattutto la nostra capacità di generalizzare il riconoscimento di uno schema acquisito, di astrarre cioè una regola dal contesto di apprendimento ed applicarla a contesti nuovi. Quando apprendiamo uno schema in un dominio, come ad esempio il pattern di una serie di luci che si susseguono, siamo capaci di "estrarlo" e riconoscerlo anche in domini differenti, come ad esempio in una serie di suoni o di stimoli tattili. Questa abilità, nota come "apprendimento astratto delle regole", contraddistingue il nostro stile percettivo e cognitivo.

A che età siamo cominciamo a riconoscere ed astrarre lo schema di una regola?

In base ad alcuni studi precedenti possiamo affermare che i bambini di 4 mesi sono capaci di riconoscere regole astratte dai suoni del linguaggio parlato e da sequenze di toni. Tuttavia, sempre stando ai risultati di questi studi, sembra che  i bambini di pochi mesi non siano in grado di estrarre regole astratte a partire dai dati sensoriali provenienti dal dominio visivo. Dunque la domanda è: perché i bambini riescono ad astrarre regole da modelli sonori ma non da schemi visivi? La nuova ricerca ha risolto l'enigma. I bambini, in questo studio, sono stati capaci di estrarre regole astratte anche da stimoli visivi a patto che la presentazione degli stimoli rispetti la giusta modalità. I ricercatori hanno mostrato ai neonati 40 sequenze formate da tre immagini di cani. Ad esempio, nel pattern "ABA" i bambini hanno visto un maremmano, un pastore tedesco e nuovamente un maremmano. I bambini hanno visto diverse sequenze ABA, ogni volta con diversi tipi di cani. Successivamente i ricercatori hanno modificato la sequenza lasciando invariate le razze di cani. Ad esempio la sequenza AAB equivale a: terrier, terrier, setter; mentre la sequenza ABA corrisponde a terrier, setter, terrier. Le significative differenze nei tempi di osservazione delle diverse sequenze evidenzia l'avvenuto apprendimento della regola da parte dei bambini. I bambini sembrano stupirsi quando la regola che hanno appreso viene violata. Si aspettano che venga mostrato loro uno schema terrier, setter, terrier e rimangono spiazzati quando gli sperimentatori, cambiano lo schema appreso, presentano le immagini in modo diverso: terrier, terrier, setter. A differenza di tutti gli esperimenti precedenti, i bambini in questo studio potevano vedere tutte e tre le immagini contemporaneamente. I ricercatori hanno concluso che il sistema uditivo astrae più efficacemente i pattern dalle sequenze che si sviluppano nel tempo (come l'ascolto del linguaggio o della musica), mentre il sistema visivo è più efficace nell'estrarre schemi da sequenze strutturate nello spazio. L'apprendimento uditivo è in grado di elaborare pattern come ABB o ABA solo ascoltandoli in una sequenza, al contrario il sistema visivo deve "prendersi un momento" per contemplare tutte le informazioni contemporaneamente. Link Fonte