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Il placebo funziona! Anche se sai che non dovrebbe!

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I pazienti che consapevolmente hanno preso un placebo per attenuare il mal di schiena hanno riportato una riduzione del dolore del 30 % e una riduzione della disabilità conseguente al dolore del 29% rispetto al gruppo di controllo.

  Un articolo pubblicato sulla rivista Pain è il primo a dimostrare che i pazienti che consapevolmente hanno preso un placebo, in combinazione con il trattamento tradizionale per il mal di schiena, hanno avuto un miglioramento considerevolmente maggiore rispetto a quelli che hanno seguito il solo trattamento tradizionale. Istituto Superiore di Psicologia Applicata (ISPA), Lisbona, Portogallo. A 97 pazienti con dolore cronico lombare sono state date informazioni relative all'effetto placebo per 15 minuti. Successivamente i soggetti sono stati divisi in due gruppi, il gruppo TAU (treatment-as-usual) e il gruppo OLP (open-label placebo). I partecipanti di entrambi i gruppi sono stati invitati a non cambiare il dosaggio dei farmaci e a non intraprendere alcuna attività che avrebbe potuto interferire con la percezione del dolore. Ai pazienti del gruppo OPL (open-label placebo) è stata data una confezione di pillole con l'etichetta "pillole placebo" e con l'indicazione di prendere due capsule del placebo, contenenti solo cellulosa e nessun farmaco o principio attivo,  due volte ogni giorno per tre settimane. Al termine del periodo di somministrazione il gruppo che assumeva consapevolmente il placebo ha dichiarata una riduzione del dolore del 30%, contro il 9% dichiarato dal gruppo TAU e una riduzione della disabilità conseguente al dolore del 29%, contro il 16% dichiarato dal gruppo che ha seguito la terapia usuale. Questa ricerca dimostra che l'effetto placebo non è necessariamente suscitato dalle aspettative coscienti del paziente, ma che più probabilmente è la conseguenza di cambiamenti nel cervello attivati dal "rituale" legato alla cura.  L'effetto Placebo può essere suscitato senza inganno. Certo non ha il potere di ridurre la crescita di un tumore o di sbloccare un'arteria ostruita, ma rappresenta comunque una strategia clinica che ha degli effetti statisticamente significativi soprattutto nel campo della gestione del dolore cronico. In futuro sarebbe interessante ripetere l'esperimento con un numero di partecipanti significativamente maggiore per aumentare la validità statistica e magari aggiungere un terzo gruppo al quale viene detto che il placebo è un in realtà farmaco sperimentale di nuova generazione. Ciò al fine di valutare le differenti risposte tra gruppo di controllo, gruppo consapevole del placebo e gruppo non consapevole del placebo. Link Fonte