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Indentificati i circuiti coinvolti nella fase REM del sonno grazie all’optogenetica.

Optogenetica
Precedenti studi avevano stabilito una associazione tra l'attività di alcuni tipi di neuroni e la fase del sonno chiamata REM (rapid eye movement). I ricercatori ora hanno trovato un nesso causale preciso tra attività neuronale nell'ipotalamo laterale (LH) e lo stato di sonno REM. Utilizzando l’optogenetica, per attivare aree specifiche dell'ipotalamo laterale, sono stati in grado di indurre il sonno REM nei topi e di modulare la durata di questa fase del sonno. Che cosa è la fase REM (rapid eye movement) del sonno? Lo stadio REM prende il nome dai i movimenti oculari rapidi. È caratterizzato da un EEG a basso voltaggio con frequenze miste con la caratteristica morfologia a “dente di sega”. Inoltre questa fase è caratteristica per la paralisi dei muscoli (per evitare di mimare i sogni) e perché è quella in cui si verificano prevalentemente i sogni. Il cervello in questa fase consuma ossigeno e glucosio come se il soggetto fosse sveglio e stesse svolgendo un'attività intellettuale. Optogenetica: ovvero stimolazione ottica più ingegneria genetica. L'optogenetica è un scienza emergente che combina tecniche ottiche e genetiche di rilevazione, allo scopo di sondare circuiti neuronali all'interno di cervelli intatti di mammiferi e di altri animali, in tempi dell'ordine dei millisecondi. Il cervello è un sistema le cui funzioni avvengono a velocità elevatissime, per cui la precisione al millisecondo è determinante per comprendere i meccanismi neuronali che stanno alla base di specifiche funzioni. Questo è possibile con l’inserimento attraverso tecniche genetiche di proteine fotosensibili nel neurone, cioè proteine  che vengono attivate dalla luce. La loro attivazione  è poi tradotta dal neurone in attività elettrica e quindi in impulso, in questo modo il neurone viene di fatto stimolato o inibito grazie a semplici fibre ottiche. Fonte