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L’esposizione in fase fetale a cocaina altera la struttura del cervello limitando lo sviluppo della materia grigia.

feto umano
L'esposizione prenatale alla cocaina influenza sia la struttura cerebrale che  il comportamento manifesto del nascituro. Studi su animali hanno dimostrato che l'esposizione a cocaina durante la fase fetale provoca numerose interferenze al normale sviluppo del cervello ed influisce negativamente sugli schemi di comportamento mostrati sin dalla nascita e fino al raggiungimento dell’età adulta. Per ovvi motivi etici, studi in tali condizioni di controllo sperimentale negli esseri umani non possono essere condotti, ma alcune ricerche condotte sul campo hanno comunque dimostrato che i bambini esposti alla cocaina in fase prenatale hanno evidenziato deficit nel mantenere l’attenzione e il controllo, difficoltà nella gestione dello stress e nella regolazione delle emozioni nonché minori capacità di memorizzazione. Una nuova ricerca ha trovato una significativa correlazione tra la quantità di materia grigia del cervello e la propensione all’uso di sostanze illegali da un alto e la precoce esposizione alla cocaina in fase prenatale dall'altro lato. Sono stati analizzati 42 ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni (già seguiti sin dalla nascita perché facenti parte di un altro studio a lungo termine, a causa della loro precoce esposizione a sostanze) e messi a confronto con un gruppo di controllo composto da 21 individui. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a tecniche di neuro-visualizzazione strutturale, hanno rilasciato campioni di urina e hanno risposto ad un  questionario sull’uso di sostanze stupefacenti. Gli adolescenti che hanno subito una esposizione prenatale alla cocaina hanno evidenziato, rispetto agli adolescenti non esposti, un volume di materia grigia minore in regioni cerebrali ritenute fondamentali per l’elaborazione  delle emozioni, dei meccanismi di ricompensa, della memorizzazione e della funzione esecutiva (problem solving). La materia grigia è la parte del sistema nervoso che elabora le informazioni, deficit di materia grigia sono documentati in molte altre malattie, tra cui la schizofrenia, l’anoressia, il disturbo di attenzione e di iperattività. Fonte