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Malattia mentale: ansia e depressione nei primi anni di vita cambiano la struttura del cervello in fase di sviluppo.

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Nuove ricerche hanno identificato le sostanze chimiche e i circuiti cerebrali coinvolti in malattie mentali come la schizofrenia, la depressione e l'ansia dando nuovi stimoli per sviluppare trattamenti maggiormente efficaci.

Inoltre, le ricerche sui bambini evidenziano che le patologie ansiose e depressive modificano la naturale evoluzione delle strutture cerebrali in fase di sviluppo.

Le ricerche sono state presentate al convegno annuale della Società per le neuroscienze, evento che rappresenta la maggiore fonte di informazione a livello mondiale rispetto alle nuove scoperte sul cervello e sulle patologie ad esso associate.

Un americano su 17 soffre di una patologia mentale invalidante, come ad esempio la schizofrenia, la depressione maggiore, il disturbo bipolare o di una qualche forma di disturbo ansioso. Ciò fa dei disturbi mentali una delle più frequenti cause di disabilità. Nonostante ciò le conoscenze scientifiche in questi campi sono ancora in fase embrionale, solo ora si stanno chiarendo le dinamiche organiche alla base di tali patologie.

In sintesi le nuove ricerche presentate nel meeting del 2011 affermano che:

  • patologie ansiose e depressive che si manifestano durante la fanciullezza o l'infanzia alterano le modalità con le quali l'amigdala si connette con altre regioni del cervello. Questa scoperta potrebbe spiegare il legame tra uno stress vissuto nei primi anni di vita e i "postumi" comportamentali ed emotivi nella vita adulta.
    (Shaozheng Qin, PhD, riassunto 927.06, vedi documento allegato)
  • Sono stati trovati, in studi su animali, due fattori associabili alla schizofrenia. Le infezioni prenatali, e il malfunzionamento di una molecola importante nel processo di memorizzazione.
    (Melissa Burt, riassunto 763.11, vedi documento allegato)
  • Le ricerche hanno identificato una nuova sostanza chimica importante per i suoi effetti antidepressivi, anche in questo caso si tratta di studi su cavie animali. La scoperta potrebbe aiutare nello sviluppo di nuove terapie per la depressione maggiore.
    (Maha Elsayed, riassunto 904.10, vedi documento allegato)
  • La connessione tra due aree specifiche del cervello, la corteccia prefrontale e il Nucleo del Rafe Dorsale, sembra essere strettamente collegata con i sintomi depressivi. Stimolando questi circuiti cerebrali nelle cavie i ricercatori hanno ottenuto un effetto antidepressivo.
    (Melissa Warden, PhD, riassunto 306.15, vedi documento allegato)
  • Un enzima denominato STEP sembra essere presente in elevate quantità, rispetto alla media, nei soggetti affetti da schizofrenia. Le cavie alle quali è stato rimosso questo enzima non hanno sviluppato comportamenti assimilabili al disturbo schizofrenico.
    (Nikisha Carty, PhD, riassunto 238.03, vedi documento allegato)

Se saremo in grado di comprendere meglio i meccanismi, i circuiti e le regioni cerebrali coinvolte nel disturbo mentale, con maggiore probabilità saremo capaci di sviluppare trattamenti specifici per milioni di persone che soffrono per questi disagi.

Documento allegato: MENTAL ILLNESS

Fonte: Society for Neuroscience (2011, November 15). Mental illness: Early-life depression and anxiety changes structure of developing brain.