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Quanto il contesto influenza le cattive abitudini alimentari?

popcorn al cinema
Quanto spesso vi capita di mangiare popcorn al cinema?
Oppure di sgranocchiare di tutto mentre siete distesi sul divano davanti alla televisione?

In un nuovo articolo viene evidenziato come, in seguito ai risultati di un esperimento, le cattive abitudini alimentari legate ad un contesto specifico permangono anche se il cibo consumato non è affatto gustoso.

Lo studio inoltre rivela una tecnica, sorprendentemente semplice, con la quale possiamo controllare l'influenza che il contesto ha sui nostri vizi alimentari.

In un esperimento ingegnoso, alcuni ricercatori hanno dato del popcorn a soggetti in procinto di entrare nella sala di un cinema. Gli sperimentatori hanno distribuito sia popcorn fresco, appena fatto, sia popcorn della settimana precedente, quindi per niente gustoso.

I soggetti che non erano abituati a mangiare popcorn durante la visione di un film all'interno di una sala cinematografica hanno mangiato molti meno popcorn scaduti rispetto a chi invece aveva associato quel determinato cibo al contesto specifico della sala cinematografica.

Il popcorn della settimana precedente non era assolutamente buono ma chi, tra i soggetti, ha indicato come propria abitudine quella di mangiare popcorn nella sala cinematografica, durante l'esperimento non si è affatto curato della cattiva qualità del cibo e ha mangiato la stessa quantità di popcorn anche se decisamente poco appetitoso.

In altre parole, per chi aveva precedentemente associato quel determinato cibo con quello specifico contesto, è risultato del tutto indifferente il gusto e la qualità del cibo.

Quando ripetutamente mangiamo un determinato cibo in un particolare contesto il nostro cervello crea un'associazione tra questi due stimoli, associazione che spesso ci induce a mangiare per lo stesso periodo di tempo al quale ci siamo abituati nelle precedenti occasioni.

Lo studio ha importanti implicazioni per la comprensione dei comportamenti disfunzionali legati all'alimentazione. Comportamenti che spesso si concretizzano nel fatto che le persone mangiano anche se non hanno fame e anche se non gradiscono il cibo che stanno mangiando, lo fanno semplicemente per abitudine.

Si tende a credere che il nostro comportamento alimentare sia in larga parte attivato dalla gusto e gradevolezza del cibo ma pochi sanno che una volta che ci siamo formati un'abitudine alimentare, il fatto che il cibo che stiamo mangiando sia più o meno buono risulta assai meno importante.

Mangeremo esattamente la stessa quantità di cibo che ci siamo abituati ad associare a quel determinato luogo.

I ricercatori hanno dato del popcorn anche ad un gruppo di controllo, gruppo che è stato invitato a vedere alcuni clip video in una stanza normalmente usata per le conferenze, piuttosto che all'interno di una sala cinematografica.

Nella stanza per le conferenze, uno spazio precedentemente non associato al consumo di popcorn, il cibo con sapore non buono veniva lasciato molto più facilmente.

Fuori dal contesto specifico della sala cinematografica, anche gli abituali mangiatori di popcorn hanno consumato molto meno cibo avariato rispetto alla situazione sperimentale condotta all'interno del cinema.

Questo dimostra come specifici stimoli ambientali possono innescare comportamenti automatici collegati al cibo.

In alcuni casi non sarà quindi sufficiente la buona volontà e le buone intenzioni per consumare meno cibo, sarà necessario ricorrere ad alcune strategie per controllare o comunque diminuire gli effetti dell'associazione tra lo stimolo del cibo e il contesto ambientale.

In un altro esperimento condotto sempre nelle sale cinematografiche, i ricercatori hanno testato la validità di un semplice strumento per interrompere l'automatismo che collega il cibo al contesto.

Ancora una volta, usando del popcorn fresco e del popcorn fatto la settimana precedente, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti, regalando loro un cestello di popcorn, di mangiare quel cibo con la mano non dominante, quindi con la sinistra per i destrimani e con la destra per i mancini.

L'uso della mano non dominante sembra aver interrotto il collegamento tra lo stimolo legato al cibo e il contesto nel quale il cibo veniva assunto.

Usando la mano non dominante i soggetti hanno mangiato molto meno popcorn “vecchio” (mantenendo inalterata la quantità di popcorn fresco assunto), e questo è stato riscontrato anche in chi era fortemente abituato al consumo di questo cibo al cinema.

Chi è a diretta, dovrebbe tener presente l'importanza del contesto per quanto riguarda l'assunzione di cibo, e dovrebbe considerare che, anche se spesso non è possibile modificare l’ambiente nel quale ci si trova, è però possibile utilizzare piccole strategie e tecniche per interrompere l'automatismo che lega l'assunzione del cibo al luogo nel quale ci troviamo.

Fonte: University of Southern California (2011, September 1). Habit makes bad food too easy to swallow.