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Smettere di bere e di fumare in un colpo solo.

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Un farmaco comunemente usato dai fumatori per combatte il tabagismo sembra avere anche degli utili effetti collaterali non previsti: inibisce la tendenza ad assumere alcolici.

Un nuovo studio condotto dall'università di Chicago ha evidenziato che la vareniclina, venduta con il nome di Chantix, ha la capacità di aumentare gli effetti indesiderati correlati con l'assunzione di alcool e dunque potrebbe essere utilizzato come trattamento "dissuasivo" nei casi di alcolismo o di abuso da sostanze alcoliche.

Ad un gruppo di forti bevitori è stato somministrato il farmaco tre ore prima di una sessione alcolica e si è notato nei soggetti un aumento della disforia (termine utilizzato in psichiatria per indicare un'alterazione dell'umore in senso depressivo, accompagnato da agitazione ed irritabilità), ed una conseguente minore propensione al bere.

Questa interferenza con la percezione soggettiva degli effetti piacevoli causati dalle bevande alcoliche potrebbe ridurre la tendenza a bere in soggetti predisposti all'abuso.

 

Potenziando gli effetti indesiderati di una sostanza se ne riduce automaticamente la desiderabilità.

In numerosi pazienti, ai quali era stato prescritto il Chantix per combattere il problema del fumo, si è nottata una significativa riduzione del consumo di alcool. L'effetto è stato successivamente replicato in test condotti su animali e su soggetti umani.

I ricercatori sonno ora impegnati nel definire con maggiore precisione il meccanismo neuro-biologico che lega la vareniclina, un’agonista per i recettori cerebrali della nicotina, agli effetti "collaterali" utili a favorire la disintossicazione da sostanze alcoliche.

I fumatori che fanno uso del farmaco hanno una probabilità due o tre volte superiore di rimanere astemi per i sei mesi successivi all'interruzione del trattamento.

L'esperimento in questione è però il primo a valutare gli effetti di una singola assunzione della sostanza sul comportamento di forti bevitori.

15 soggetti, 8 uomini e 7 donne, sono stati condotti in laboratorio per sei differenti sessioni sperimentali.
In ogni sessione i soggetti ricevevano o una compresa di vareniclina o una compresa contenente un placebo, e tre ore dopo veniva data loro una bevanda contenere 0, 0.4, o 0.8 Mg/kg di alcool.

I soggetti che hanno assunto il principio attivo hanno evidenziato un aumento della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e del senso di nausea. Inoltre dopo l'assunzione di alcool è aumentata in tali soggetti la disforia ed è diminuita la frequenza dei movimenti oculari.

Anche annullando, attraverso il controllo farmacologico, il sintomo relativo alla nausea (sintomo oggettivamente troppo "ingombrante") gli effetti dissuasivi della sostanza sembrano rimanere invariati.

Tali effetti potrebbero essere efficaci soprattutto su quei bevitori che hanno difficoltà ad interrompere l'assunzione di bevande alcoliche dopo aver consumato anche un solo drink.

 

Fonte: University of Chicago Medical Center (2012, February 15). Smoking cessation meds shows promise as alcoholism treatment, study suggests.