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Ti stai bevendo il cervello! La crescita del cervello è inibita dall'uso di alcol

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L'uso di alcol, soprattutto in soggetti adolescenti e in giovani adulti, inibisce il tasso di crescita dello sviluppo cerebrale.

Un recente studio, pubblicato sulla rivista eNeuro , afferma che l'assunzione di alcol è in grado di ridurre il tasso di crescita del cervello di 0,25 millilitri all'anno per ogni grammo di alcol consumato per kg di peso corporeo. La ricerca è stata condotta su scimmie, macachi rhesus, tuttavia la quantità di alcol che gli animali hanno assunto è grossomodo paragonabile, in soggetti umani, ad un consumo medio di quattro birre al giorno. L'auto intossicazione cronica indotta dall'alcool (ebbene si, anche alle scimmie piace sballarsi) ha ridotto il tasso di crescita del cervello soprattutto a carico della sostanza bianca cerebrale e del talamo subcorticale. I ricercatori, nel condurre l'esperimento, hanno misurato la crescita del cervello di 71 macachi attraverso la risonanza magnetica. Gli animali, a differenza degli umani, hanno prodotto dati non inquinati da variabili esterne. La dieta, la quantità di cibo e le condizioni generali di salute erano infatti completamente sotto il controllo degli sperimentatori. In questo modo è stato possibile escludere fattori che normalmente rendono meno affidabili i risultati. I risultati, coerentemente con i dati provenienti da precedenti ricerche, indicano che il consumo di alcol ha un effetto inibitorio sullo sviluppo del cervello. Il consumo di alcol di fatto compromette la crescita cerebrale. Se consideriamo che il tasso di crescita cerebrale nei macachi, durante la tarda adolescenza e nella prima età adulta, è di circa 1 millilitro ogni 1,87 anni appare evidente che una riduzione di 0,25 millilitri all'anno, come conseguenza del consumo di alcol, non è un valore affatto trascurabile. Il passaggio dall'adolescenza all'età adulta è associato al ri-modellamento del cervello nelle fasi finali della crescita evolutiva. Tuttavia nell'uomo è anche un periodo nel quale una buona parte degli adolescenti è coinvolta in attività di svago fortemente connotate dall'assunzione di alcolici (consumo occasionale di 4-5 bevande, con conseguente intossicazione, spesso ripetuto ad ogni weekend). Il consumo quasi quotidiano di alcolici, durante la transizione verso l'età adulta, incide in modo significativo sulle aree responsabili dell'integrazione motoria e sensoriale, in concomitanza con una diminuzione della sostanza bianca corticale. Pertanto è lecito ipotizzare che il cambiamento del volume e della funzionalità del cervello (osservato nei macachi) sia tra le cause che favoriranno, in età adulta, lo sviluppo di una vera dipendenza che potrebbe accompagnare il soggetto per tutta la durata della sua vita. L'abuso di alcol durante l'adolescenza è quindi un fattore di rischio (anche biologico e non solo psicologico) per lo sviluppo di una futura dipendenza. Link Fonte