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Un genitore è un buon genitore quando è "credibile"

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Un genitore troppo autoritario, il cui modello educativo potrebbe essere riassunto dall'espressione "o fai come dico io, oppure quella è la porta",  corre il rischio di trasformare i suoi figli in "piccoli ribelli" i quali, non ritenendo legittima l'autorità di chi li guida, tenderanno ad una rivolta sempre più energica fino a sfociare, nei casi più gravi, in comportamenti antisociali e delinquenziali.

Secondo una nuova ricerca condotta presso l'Università del New Hampshire la chiave di una buona educazione consiste nell'ottenere credibilità e legittimità. Quando i bambini considerano i loro genitori come figure autorevoli e legittime, si fideranno delle scelte che essi prenderanno per loro e si sentiranno in dovere di rispettare le regole.

È dunque fondamentale per un genitore essere considerato una figura legittima, in quanto un controllo bastato esclusivamente su ricompense e punizioni può essere poco utile quando il "controllore" non è presente fisicamente.

Questo è il primo studio a focalizzare l'attenzione sul rapporto tra gli stili educativi dei genitori e le credenze che gli adolescenti hanno in merito alla legittimità dell'autorità genitoriale, e su come queste percezioni siano correlate con l'insorgere di comportamenti tipicamente delinquenziali.

I ricercatori hanno analizzato i dati di uno studio longitudinale ancora in corso, il New Hampshire Youth Study. Le analisi si basano sulle informazioni raccolte in un periodo di 18 mesi a partire dall'autunno del 2007. Tali informazioni riguardano fattori psicologici, sociologici, di sviluppo e legati alle tendenze delinquenziali di studenti iscritti alle scuole superiori.

Mentre è generalmente condivisa l'idea secondo la quale un atteggiamento autorevole è sicuramente più efficace rispetto ad uno stile autoritario o permissivo, sono poche le ricerche che hanno cercato di spiegare tale fenomeno.

In base a questa ricerca i risultati evidenziano che la "legittimità" rappresenta uno dei fattori più importanti attraverso il quale i genitori possono influenzare il comportamento dei figli.

I ricercatori hanno valutato tre stili genitoriali: autorevole, autoritario e permissivo.

I genitori autorevoli sono sia esigenti che controllanti, ma anche sensibili e comprensivi quando si tratta di ascoltare le esigenze dei propri figli. Essi tendono a stabilire una comunicazione bidirezionale, nel senso che sono attenti a spiegare quali sono le ragioni alla base delle regole che vengono imposte e sono anche aperti all'ascolto e alla discussione di eventuali suggerimenti e critiche.

I bambini figli di genitori autorevoli evidenziano spiccate caratteristiche di autocontrollo, autosufficienza e capacità di giudizio.

Al contrario, i genitori autoritari sono esigenti ed esercitano un forte controllo, ma risultano distaccati ed insensibili rispetto ai bisogni e alle necessità espresse dai loro bambini. Questi genitori instaurano una comunicazione di tipo unilaterale, stabiliscono le regole in modo arbitrario, non spiegano i motivi alla base di tale regole e tuttavia esigono un'obbedienza cieca mostrandosi intolleranti ad ogni forma di chiarimento o di reclamo.

Questo stile educativo alimenta, nei bambini e successivamente negli adolescenti, sentimenti di ingiustizia, prevaricazione e diffidenza nei confronti degli adulti.

Infine, a differenza dei genitori autoritari, i genitori permissivi tendono a non essere ne esigenti ne controllanti. Sono aperti e ricettivi rispetto alle esigenze mostrate dai propri figli, ma sono incapaci di mettere confini netti e regole chiare.

Se vengono fatti dei tentativi nello stabilire confini o regole, questi tentativi sono invalidati al primo "capriccio" o alla prima lamentela. I bambini educati in modo troppo permissivo risultano essere dotati di minori capacità di controllo, di minore autosufficienza e di minore capacità di esplorazione rispetto ai bambini che sono stati cresciuti con gli altri stili educativi.

Lo stile che i genitori utilizzano per crescere i propri figli ha un'influenza diretta sulla convinzione che i bambini si fanno della maggiore o minore legittimità dei genitori. Gli adolescenti che percepiscono il proprio padre e la propria madre come "legittimati nel dare le regole" sono meno propensi ad assumere atteggiamenti di tipo antisociale o delinquenziale, e maggiormente disposti alla collaborazione in quanto ne comprendono l'importanza.

Al contrario, i genitori autoritari, nel disperato tentativo di far rispettare le regole a tutti i costi otterranno come risultato l'effetto opposto. I loro figli non percependoli come "autorità legittime" cercheranno di insorgere per far valere le loro ragioni.

Gli adolescenti allevati in modo troppo permissivo non mostreranno particolari tendenze antisociali, ma avranno la sensazione di non poter trovare i propri genitori un punto di riferimento affidabile e sicuro.

In conclusione va sottolineato che forse la migliore tecnica per ottenere il controllo dei propri figli consiste nel promuovere l'immagine di un genitore affidabile e legittimo. Essere dunque esigenti ma allo stesso tempo disposti al dialogo, e soprattutto far seguire alle parole e ai buoni proponimenti i fatti e le azioni.

Questo considerazioni valgono sia se si considera il sistema famiglia, sia se si prende in considerazione un sistema più grande come potrebbe essere quello rappresentato da un'azienda o da un intero paese.

 

Fonte: University of New Hampshire (2012, February 10). Controlling parents more likely to have delinquent children.