Una "pillola naturale" e gratuita per abbassare i livelli degli indicatori dello stress
Un nuovo studio sperimentale ha valutato l'efficacia di un particolare tipo di "pillola naturale" nel contrastare lo stress. In questo bizzarro trial clinico è stata definita con esattezza la posologia più efficace di "contatto con la natura" necessaria ad abbattere in modo significativo i livelli di due tra i più noti biomarcatori dello stress.
Sappiamo già che passare del tempo a contatto con la natura abbassa i livelli di stress, ma di quanta natura abbiamo bisogno per ottenere un effetto significativo? In un recente studio i ricercatori hanno cercato di rendere oggettivo il generico concetto di "tempo passato a contatto con la natura" ed, allo stesso modo, hanno cercato di identificare dei parametri biologici capaci di stabilire il reale effetto anti stress dell'ambiente naturale sul nostro organismo. I risultati indicano che la dose di natura giornaliera consigliata è di circa 20/30 minuti al giorno. Un contatto con la natura della durata di almeno 20/30 minuti assicura infatti effetti anti stress che non temono la concorrenza con i migliori farmaci da banco. Il rapporto tra la durata di un'esperienza in natura e i cambiamenti di due biomarcatori fisiologici dello stress, il cortisolo salivare e l'alfa amilasi salivare è ora definito con precisione. Per il cortisolo salivare si è visto un calo del 21,3% ogni ora, mentre per l'alfa-amilasi salivare si è notata una diminuzione del 28,1% all'ora, in entrambi i casi i dati sono depurati da oscillazioni fisiologiche legate a variabili come l'orario o da altri fattori. Il miglior rapporto costi/benefici (non tutti possono permettersi di perdere troppo tempo al parco) si ottiene con una permanenza media di 20/30 minuti al giorno. La camminata nel parco diviene ora, a tutti gli effetti, un rimedio (gratuito e naturale) per alleviare lo stress. Rimedio che potrebbe essere "prescritto" dagli operatori sanitari all'interno di line guida evidence-based per tutelare la salute dagli effetti negativi della crescente urbanizzazione e da uno stile di vita caratterizzato da lunghe permanenze in ambienti chiusi dove la maggior parte delle finestre sono "finestre virtuali". Lo studio, condotto su un campione di 36 individui per 8 settimane, ha definito il generico concetto di "contatto con la natura" specificando che:
- la permanenza doveva avvenire alla luce del giorno,
- non era prevista alcuna forma di attività fisica se non una tranquilla passeggiata,
- ed erano escluse distrazioni come la lettura, la conversazione, le telefonate, la navigazione in internet e, ovviamente, l'utilizzo dei social media.
I dati hanno rivelato che un'esperienza a contatto con la natura di venti minuti era sufficiente per ridurre significativamente i livelli di cortisolo e di amilasi salivare. Ma dopo 30 minuti passati in relax, seduti o passeggiando, i livelli di cortisolo e di amilasi salivare diminuivano al massimo. Oltre i 30 minuti i benefici continuavano ad aumentare ma ad un tasso ridotto. Il cortisolo è l'ormone principale dello stress. Media le vie di molti processi metabolici coinvolti con l'omeostasi nonché la funzionalità del sistema immunitario. L'aumento prolungato del cortisolo interferisce con l'apprendimento e con la memoria, riduce la funzionalità immunitaria e la densità ossea, è inoltre responsabile dell'aumento della pressione sanguigna, del colesterolo, delle malattie cardiache e del peso. L'amilasi salivare è un enzima prodotto dal sistema digestivo. È sensibile a fattori di stress sia fisici che psicologici ed è sempre più utilizzato per la valutazione dello stress a carico del sistema nervoso simpatico. Link Fonte