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Vincere la paura. Cosa avviene nel cervello quando superiamo la paura.

 

Come vincere la Paura
Come fa il cervello a cancellare una paura? Si sa che i ricordi di esperienze traumatiche possono farci stare male per anni e, a volte, possono trasformarsi in veri e propri disturbi mentali come ansia, depressione o il disturbo post-traumatico da stress  (PTSD).

Si stima che circa un terzo di tutta la popolazione sia colpita, almeno una volta nella vita, da disturbi legati alla paura o allo stress. Tuttavia, sorprendentemente, si sa ancora poco su come le memorie di eventi traumatici e spaventosi vengano immagazzinate e successivamente attenuate nel cervello. Ora, un nuovo studio mostra - a livello cellulare - come la terapia psicologica può aiutarci a superare le paure agendo sui ricordi a lungo termine di un trauma. Le recenti scoperte evidenziano, per la prima volta, i meccanismi alla base dell'efficacia del trattamento psicologico per i ricordi traumatici e per le paure. Nel campo del trattamento dei ricordi traumatici, delle paure e delle fobie, è da molto tempo aperto il dibattito sul fatto che l'attenuazione della risposta emotiva collegata ad una paura, o ad un ricordo traumatico, sia sempre conseguente alla soppressione della traccia di memoria relativa agli stimoli riconducibili alla paura o allo stesso evento spaventoso. Si ipotizza che la risposta emotiva agli stimoli che ricordano un evento traumatico sia inibita quando la memoria dell'evento viene sovrascritta da memorie più rassicuranti. Tuttavia, fino ad ora, il meccanismo della riscrittura e della soppressione non è stato ben compreso. Un recente studio ha evidenziato che l'attenuazione delle paure è collegata all'attività dello stesso gruppo di neuroni responsabili della memorizzazione del ricordo traumatico. Lavorando con i topi, gli scienziati hanno localizzato questi neuroni nel giro dentato del cervello, un'area dell'ippocampo coinvolta nella codifica, nel richiamo e nella riduzione delle paure. I topi sono stati modificati geneticamente al fine di produrre una proteina "segnale", una proteina fluorescente, in risposta all'attivazione neuronale. Utilizzando un settings di addestramento alla paura, finalizzato alla produzione di ricordi traumatici nell'animale, gli scienziati hanno identificato con precisione la sottopopolazione di neuroni nel giro dentato coinvolta nella memorizzazione di ricordi traumatici a lungo termine. I topi hanno poi effettuato un allenamento utile alla riduzione della paura. L'allenamento al quale sono stati sottoposti è molto simile al normale protocollo psicologico utilizzato per la gestione delle paure nell'essere umano. Si tratta di un protocollo basato sull'esposizione, comunemente scelto per la sua semplicità ed efficacia. Sorprendentemente, quando i ricercatori hanno indagato di nuovo (dopo la terapia) nel cervello dei topi, per verificare l'attività dei neuroni coinvolti nella memorizzazione dei ricordi traumatici hanno scoperto che: meno i topi erano spaventati e più l'attività dei neuroni era alta. Meno l'animale mostrava comportamenti tipici della paura, più le cellule neuronali che inizialmente avevano registrato le memorie traumatiche sembravano riattivarsi. Questo è stato il primo indizio che ha suggerito l'ipotesi secondo la quale la stessa popolazione di neuroni potrebbe essere coinvolta sia nello stoccaggio che nella riscrittura e quindi nell'attenuazione dei ricordi traumatici. Per confermare tale ipotesi i ricercatori hanno ridotto artificialmente l'eccitabilità di quei neuroni specifici durante la terapia di esposizione ed hanno scoperto che i topi mostravano una minore riduzione della paura rispetto ai controlli. Di contro, riducendo l'eccitabilità di altri neuroni nel giro dentato non si è notato alcun effetto. Infine, quando i ricercatori hanno migliorato l'eccitabilità di questi neuroni durante l'intervento terapeutico, hanno scoperto che i topi mostravano una riduzione della paura migliore rispetto al gruppo di controllo. Questi dati supportano l'ipotesi secondo la quale la riduzione della paura, o dello stress legato ad un evento traumatico,  è la conseguenza di una riscrittura delle memorie strutturate a livello neuronale. La paura diminuisce quando il gruppo neuronale che ha memorizzato le informazioni relative al trauma viene sfruttato per immagazzinare informazioni più "rassicuranti". Link Fonte