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Ansia: news dal web 12 - 18 Aprile 2010

Ecco le News più rilevanti pubblicate in Internet, nella settimana che va dal 12 al 18 Aprile 2010, relative ai disturbi d’Ansia. Le notizie riguardano:

  • il legame biologico che collega stress, ansia e depressione,
  • l'esercizio fisico come "cura" per ansia e depressione,
  • lo psicologo virtuale sull'iPhone e l'uso degli SMS in terapia,
  • la doll therapy, la pet therapy e la musicoterapia nel trattamento dei disturbi comportamentali per i pazienti affetti da demenza,
  • le ultime ricerche italiane sull'abuso di sostanze, in correlazione con stati di ansia e stress.

Il legame biologico che collega stress, ansia e depressione

Da un gruppo di ricercatori dell'Università del Western Ontario (UWO), si apprende che è stato identificato il legame biologico che collega stress, ansia e depressione. Lo studio ha anche rivelato che una piccola molecola dall'azione inibitoria sviluppata proprio nell’Istituto dell'UWO da Stephen Ferguson del Robarts Research potrebbe essere utilizzata per trattare queste forme di disagio psichico. Scoprendo e bloccando il cammino fisiologico che lega stress, ansia e depressione, i ricercatori sperano di porre  le basi per i possibili trattamenti innovativi di tutte queste forme. [Fonte]


L'esercizio fisico come "cura" per ansia e depressione

Jasper Smits, direttore dell’Anxiety Research and Treatment Program della Southern Methodist University di Dallas e Michael Otto, dell’Università di Boston affermano invece che l’ansia e la depressione si combattono in special modo con l’esercizio fisico, la ginnastica, la corsa, tutte attività che nel soggetto ansioso e/o depresso, aiutano a superare lo stato patologico e che in generale finiscono coll’indurre un benessere psicofisico in grado di prevenire queste due manifestazioni patologiche.
Ovviamente L’esercizio fisico non vuole in nessun caso curare l’ansia e la depressione. 
Afferma Smits: “L’esercizio sembra agire, proprio come un antidepressivo, su un sistema cerebrale basato su un particolare neurotrasmettitore, e aiuta i pazienti che soffrono di depressione a ristabilire comportamenti positivi. Nei pazienti affetti da ansia l’esercizio riduce le paure e le sensazioni corporee collegate all’ansia, come il battito cardiaco e il respiro molto rapido.”

La “dose” consigliata dovrebbe consistere in 150 minuti di attività moderata o 75 di attività intensa alla settimana. “Dopo solo 25 minuti l’umore migliora, ci si sente meno stressati e si ha più energia”, ha spiegato Smits. “Il cattivo umore non è più una barriera per la ginnastica, anzi è proprio il motivo per muoversi.” [Fonte]


Lo psicologo virtuale sull'iPhone e l'uso degli SMS in terapia

Per quanto riguarda le nuove tecnologie ecco arrivare sull'iPhone (o l’iPod) anche uno "psicologo virtuale" che insegna a gestire la paura degli esami. L’applicazione, low cost, è stata sviluppata da scienziati italiani e battezzata "Esame Ok", con esercizi guidati per gestire l’ansia da esame e utili consigli e strumenti per organizzarlo.[Fonte]

Inoltre il Professor Gianmarco Manfrida ha pubblicato un libro, “Gli sms in psicoterapia”, nel quale si evidenzia che in psicoterapia può essere utile utilizzare anche gli sms.
I vantaggi degli sms, secondo l’esperto, sono molti: “Sono rapidi e sintetici, possono essere conservati. E danno l’impressione di avere sempre un collegamento diretto”. Ma permettono anche “di intervenire in situazioni di emergenza”, fino ai casi limite di “pazienti depressi che pensano al suicidio”. Compito del terapeuta è “valutare la richiesta e del paziente” e rispondere “sostenendo la linea terapeutica portata avanti nei colloqui”. [Fonte]


La doll therapy, la pet therapy e la musicoterapia nel trattamento dei disturbi comportamentali per i pazienti affetti da demenza

Infine è da segnalare una ricerca dell'università di Tolosa, in corso di pubblicazione, che ha dimostrato che l’utilizzo di terapie soft (non farmacologiche) riduce del 60 per cento i disturbi comportamentali dei pazienti affetti da demenza. Il paziente migliora la sua alimentazione e si creano le condizioni per un miglior adattamento all'ambiente.

“I farmaci per la cura dell'Alzheimer possono solo rallentare la progressione dei sintomi” spiega Marco Trabucchi, presidente dell'Associazione Italiana di Psicogeriatria “si sono quindi diffusi approcci di medicina alternativa, che hanno resistito alla prove di efficacia e vanno sempre più conquistandosi uno spazio tra le cure accettate a tutti i livelli”.
Due esempi sono la doll therapy e la pet therapy: entrambe dirigono l'attenzione della persona ammalata di demenza verso un compito, quello di giocare con un cane, un gatto, un criceto o una bambola, perché eviti di concentrarsi sulle idee che riempiono in maniera scoordinata il cervello producendo ansia, agitazione, uno stato permanente di disagio.

Secondo uno studio in via di pubblicazione su Aging and Mental Ealth, condotto dal gruppo di ricerca Geriatrica di Brescia coordinato dal prof. Trabucchi, la musica funziona come una sorta di 'chiave' per accedere alle emozioni dei malati: riduce l'ansia, la depressione e i disturbi comportamentali dei pazienti. Sull'aggressività, l'agitazione, le allucinazioni la musica può essere perfino più efficace dei farmaci, senza però alcun effetto indesiderato. [Fonte]


Le ultime ricerche italiane sull'abuso di sostanze, in correlazione con stati di ansia e stress

E' allarmante, purtroppo,  la situazione che emerge dalla ricerca nazionale 'Giovani, uso di sostanze, precarietà e genere', presentata a Milano dall'assessore provinciale alle Politiche giovanili, Cristina Stancari. Le interviste hanno coinvolto tra Milano, Roma, Firenze, Napoli e Genova 509 giovani, nell'80% dei casi di età compresa fra i 14 e i 34 anni.

Nella maggior parte dei casi l'approccio con gli stupefacenti si ha fra i 14 e i 16 anni, ma per un giovane su 5 l'età della prima volta è tra gli 11 e i 13, e prima dei 14 anni 6 su 10 hanno provato anche l'alcol. Bambini 'dopati' contro le difficoltà della vita, fragili e impreparati contro ansie e pressioni troppo grandi da gestire.

La sostanza più utilizzata, emerge dalla ricerca nazionale, è nel 90% dei casi la cannabis. L'alcol sembra invece la sostanza preferita tra le ragazzine. Ma che si tratti di spinelli, drink o altri 'aiutini', una volta su tre si sceglie lo sballo come antidoto alla fatica di vivere: su 509 intervistati, 161 (quasi il 32%) hanno dichiarato di usare sostanze stupefacenti per affrontare le difficoltà. Un “anestetico” contro i dolori dell'anima.

"Un altro dato rilevante", aggiunge Stancari, è che il consumo di sostanze "purtroppo avviene sempre più spesso all'interno delle mura domestiche", un luogo "inteso come spazio personale e protetto: il 41,8% degli intervistati ha dichiarato di usare sostanze stupefacenti prima di andare a scuola o al lavoro. I dati raccolti evidenziano infine una crescita delle “quote rosa” nell'esercito dei consumatori di stupefacenti: "La componente femminile tende progressivamente a eguagliare quella maschile". Le differenze tra i lui e lei riguardano soprattutto l'età del primo consumo, meno precoce nelle ragazze. [Fonte]