Una strategia spesso usata dai terapeuti per trattare i disturbi fobici consiste nell'esporre i soggetti in modo graduale e progressivo a situazioni che contengono stimoli associati alla paura che vogliono vincere. Esposizione che, se protratta nel tempo, porta alla estinzione della risposta fobica allo stimolo. Una nuova ricerca ha dimostrato che è possibile applicare questa strategia anche in soggetti addormentati. Da ricerche condotte in precedenza sapevamo già che era possibile potenziare l'apprendimento di sequenze motorie e di informazioni spaziali durante la fase di sonno, tuttavia, questa è la prima dimostrazione della possibilità di manipolare anche le emozioni in persone addormentati. Durante l'esperimento alcuni soggetti hanno subito delle lievi scosse elettriche in associazione alla presentazione di due stimoli visivi rappresentanti due facce, inoltre, le scosse elettriche sono state associate anche a due odori differenti. Successivamente, quando erano addormentati, è stato riproposto loro per diverse volte uno dei due odori in assenza di scosse elettriche. Quando questo specifico odore veniva ripresentato durante il sonno, riattivava la memoria del volto associato. Al risveglio, i soggetti sono stati esposti nuovamente alle immagini dei volti e si è visto che quando veniva sottoposto loro lo stimolo della faccia associato all'odore che era stato presentato durante la notte la reazione di paura era notevolmente minore. Le reazioni di paura sono state misurate in due modi: attraverso la sudorazione, come nelle macchine della verità, e attraverso la risonanza magnetica funzionale fMRI. Fonte
