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Psicologia sperimentale: Quanto sono intelligenti i neonati?

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Nel 2002, uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature cercava di dimostrare che i bambini di appena 14 mesi erano capaci di sorprendenti abilità cognitive.

Nell'esperimento, un bambino osserva un adulto eseguire un azione non convenzionale, ad esempio accendere una lampada non con le mani, ma con la testa.

Quando successivamente lo stesso bambino entrava in contatto con la lampada nel 70% dei casi imitava l’azione dell’adulto, ma solo se aveva notato che nel compiere l’operazione l’adulto aveva le mani libere. Se al contrario l’adulto aveva le mani coperte da un telo, il bambino imitava l’operazione di accendere la lampada con la testa solo nel 20% dei casi.

Questo risultato è stato spiegato dagli sperimentatori ipotizzando, da parte del bambino, un approccio razionale di questo tipo: “se lui, l’adulto, ha deliberatamente scelto di accendere la lampada con la testa, considerato il fatto che ha le mani libere, forse è così che devo fare anche io” o al contrario “lui ha acceso la lampada con la testa solo perché ha le mani occupate, io non ho bisogno di imitarlo”.

Questa spiegazione, che implica notevoli capacità cognitive, però non sembra essere quella giusta.

Gli scienziati del Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences di Lipsia hanno infatti replicato l’esperimento dimostrando che i dati ottenuti dalla ricerca del 2002 non hanno tenuto conto di una variabile, l’attenzione che il bambino dedicava al telo che gli sperimentatori tenevano in mano.

Attenzione che li distraeva dall’osservare il comportamento bizzarro degli sperimentatori e che quindi ne rendeva meno probabile l’imitazione.

Nel replicare l’esperimento gli studiosi del Max Planck hanno aggiunto due ulteriori condizioni di verifica:

  1. Hanno introdotto nella stanza oggetti colorati, appoggiati sopra il tavolo vicino al bambino, evidenziando un netto calo del comportamento di imitazione.
  2. Hanno dato la possibilità ai bambini di familiarizzare, per almeno 5 minuti, con il telo che poi lo sperimentatore avrebbe tenuto in mano, questo allo scopo di diminuire il potere distrattivo dell’oggetto.

Nella seconda condizione il tasso di imitazione è salito a circa il 70 per cento, dimostrando che non faceva nessuna differenza effettiva se il bambino vedeva che le mani dell’adulto erano libere o impegnate, questo perché le sue capacità di discriminazione, a 14 mesi, non gli permettevano di selezionare in modo razionale quale comportamento imitare.

 

Fonte: Max-Planck-Gesellschaft (2012, March 27). Rationality of infants has been overstated, new study shows.