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L'organizzazione del linguaggio nel cervello umano: Nuove prospettive

La comunicazione umana si basa sul linguaggio, ma come il cervello organizza le funzioni linguistiche è stato per lungo tempo un mistero. Una meta analisi  basata su oltre 400 esperimenti neuroscientifici rivela nuove informazioni sul processo di organizzazione del linguaggio nel cervello umano, i dati riguardano più di 7000 partecipanti. Questo studio rivela il coinvolgimento di regioni cerebrali precedentemente trascurate e offre nuove prospettive per la riabilitazione del linguaggio dopo lesioni cerebrali.

  1. Il linguaggio è fondamentale per la comunicazione umana e la vita sociale.
  2. Una nuova meta analisi che include oltre 400 esperimenti e 7000 partecipanti rivela l'organizzazione del linguaggio nel cervello.
  3. Alcune regioni cerebrali, tradizionalmente trascurate, svolgono un ruolo chiave nel processo linguistico.
  4. Queste regioni possono influenzare emozioni e memoria.
  5. Le scoperte potrebbero migliorare la riabilitazione del linguaggio dopo lesioni cerebrali e le teorie sulla elaborazione del linguaggio.

Il linguaggio è uno strumento fondamentale per la comunicazione umana e per la vita sociale. Tuttavia, la nostra comprensione di come il cervello umano organizza il linguaggio è stata a lungo limitata. La Dott.ssa Sabrina Turker dell'Istituto Max Planck per le Scienze Cognitive e Cerebrali Umane di Lipsia sottolinea che gran parte delle conoscenze attuali proviene da singoli studi con un numero limitato di partecipanti, spesso non confermati da ulteriori ricerche. Ma ora, una nuova meta analisi cerca di fare maggiore chiarezza.

Basandosi su oltre 400 esperimenti neuroscientifici che coinvolgono più di 7000 partecipanti e che utilizzano l'imaging funzionale, questa analisi fornisce approfondimenti sul modo in cui il cervello organizza il linguaggio.

Per farlo, è stata utilizzata una meta analisi quantitativa basata su coordinate, che integra i risultati di numerosi studi in modo completo ed oggettivo. Questo permette di identificare quali aree del cervello si attivano durante specifici processi linguistici.

Questo approccio fornisce informazioni sui principi fondamentali dell'organizzazione della elaborazione del linguaggio nel cervello. I ricercatori non si sono limitati a studiare il linguaggio in generale, ma hanno esaminato anche i processi sottostanti, come il significato delle parole e delle frasi (semantica), la struttura fonetica del linguaggio (fonologia), la grammatica e la disposizione degli elementi linguistici (sintassi), e la struttura fonetica del linguaggio a livello di frasi, inclusa la melodia, l'intonazione e il ritmo (prosodia).

In aggiunta alle regioni cerebrali tradizionalmente associate al linguaggio nel nostro emisfero sinistro, gli autori dello studio hanno scoperto che strutture nelle regioni cerebrali sotto la corteccia cerebrale e nel cervelletto svolgono un ruolo chiave nei processi linguistici.

La Prof.ssa Gesa Hartwigsen, Professoressa di Psicologia Cognitiva e Biologica presso l'Università di Lipsia, afferma: "Queste regioni sono state trascurate nelle precedenti ricerche neuroscientifiche sul linguaggio. In particolare, il cervelletto destro e sinistro sono coinvolti nei processi legati al significato del linguaggio e alla elaborazione dei suoni. Allo stesso modo, i modelli fonetici che vanno oltre le singole parole e trasmettono anche un significato emotivo sono associati all'attivazione dell'amigdala destra, un'area chiave del cervello."

Questa parte del cervello influisce sulle emozioni e sulla memoria.

La Prof.ssa Gesa Hartwigsen aggiunge: "Le nostre scoperte potrebbero essere utili per gli studi futuri sulla riabilitazione del linguaggio dopo lesioni cerebrali, ad esempio causate da ictus. E potrebbero contribuire a migliorare i modelli di elaborazione del linguaggio."

Questo studio rivela l'importanza di esaminare più approfonditamente come il cervello umano organizza il linguaggio e suggerisce nuove prospettive per il futuro, in particolare nell'ambito della riabilitazione del linguaggio in seguito a danni cerebrali.

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